martedì 9 febbraio 2010

SCHNITZLER, QUESTO (S)CONOSCIUTO


Ci sono autori che, per qualche misterioso motivo, si insinuano tra le tue letture in modi sorprendenti, un po' così, senza che tu voglia poi tanto farli entrare nella tua vita.
A me capita spesso con Schnitzler: lo odiavo al liceo nelle ore di tedesco (lui e l'Emilia Galotti di Lessing!), mi si ripropose prepotentemente dopo aver visto quel film magnifico che è Eyes Wide Shut di Kubrick (che era ispirato al Doppio Sogno dell'austriaco e che io comprai, senza finire di leggere, dopo la visione del film) oppure all'Università durante le soporifere lezioni di Storia del teatro e dello spettacolo.
Insomma, una persecuzione.
Giorni fa invece mi è capitato tra le mani un bel volume della Coconino Press (dove l'aggettivo nel caso di questa casa editrice è assolutamente pleonastico) intitolato La Signorina Else che ho comprato senza indugi per la raffinatezza del tratto del suo autore, Manuele Fior.
Tratto, ovviamente, da Arthur Schnitzler.
Devo dire che il fumetto è stata una piacevolissima sorpresa.
Fior (che non conoscevo) si dimostra autore maturo e completo ed il suo tratto "liquido e raffinato" è una gioia per gli occhi, riuscendo a mantenersi in equilibrio tra ricercatezza ed essenzialità nonostante la scelta acquarellata in un contesto narrativo particolarmente drammatico.
Il volume costa ben 17,50 € e sicuramente questo non aiuta per la diffusione del fumetto autoriale: peccato, anche se la veste editoriale e la qualità della carta sono di alto livello e giustificano il prezzo.

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