venerdì 1 aprile 2011

TERRE LONTANE




Ecco, un autore che mi piace molto è Luiz Eduardo de Oliveira, detto Leo.
Questo brasiliano, autore di bande dessinée molto conosciuto in Francia (e tradotto qui da noi sia dai tipi dell'Eura che dalla Planeta), è dotato di una fantasia sorprendente.
Quella, per capirci, che stuzzica la nostra immaginazione e sazia in qualche modo i nostri appetiti fantascientifici.
Un autore, quindi, un po' d'altri tempi.
Non un gran sceneggiatore, obiettivamente, ma un discreto disegnatore, vicino per gusto e sensibilità alla ligne claire d'oltralpe.
Di lui si conoscono soprattutto i tre cicli di Aldebaran, Betelgeuse e Antares, storie fantascientifiche piene zeppe di elementi fantasiosissimi ambientate in pianeta lontani e misteriosi.
Grazie al suo tratto definito, sintetico ed efficace Leo riesce ogni volta a catapultarti in un'alterità godibile e divertente (e a volte, perché no, persino inquietante...).
Non conoscevo invece questa sua (recente) collaborazione con il disegnatore Icar, "Terres Lointanes", uscito in Francia grazie a Dargaud a partire dal marzo del 2009 (fin'ora tre volumi, l'ultimo dei quali è dell'ottobre 2010).
Un fumetto che vede Leo "solo" alla sceneggiatura non catturava di certo la mia attenzione in maniera particolare, soprattutto perché Icar, a differenza del brasiliano, ha un tratto più sporco, duro.
Naturalmente i due hanno smentito le mie pessimistiche aspettative.

Terre Lointanes narra l'odissea del giovane Paul, sbarcato con la mamma e la sorellina sul remoto pianeta Altair 3, lontano angolo di galassia abitato da gente poco raccomandabile.
Il padre non si presenta all'appuntamento all'aeroporto e, da quel momento, Paul non riesce a darsi pace inseguendolo per il pianeta, aiutato da vari personaggi che incontra durante i suoi avventurosi spostamenti.
Storia leggerina, è vero, ma zeppa dei soliti coup de theatre alla Leo, qui coadiuvato da un magnifico (davvero, senza esagerazioni) Icar, che si mette umilmente al servizio della fantasia dell'autore sudamericano: i due insieme riescono a realizzare una bella storia che magari non ha pretese altissime ma nel contempo riesce senza problemi a divertire e appassionare.
Ce ne fossero, di fumetti così...

Aspetto il quarto volume e consiglio, per ora, la lettura a tutti di questi tre, anche se non esiste (per ora) la traduzione italiana.

Voto: 8

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