lunedì 8 marzo 2010

OSCARE!
















E anche 'sta volta con Vale abbiamo fatto nottata per seguire la premiazione degli Oscar 2010 fino alle 6 del mattino.
Considerando che avevamo fatto visto tutti i film candidati (tranne Crazy Heart con Jeff Bridges), provo a fare una breve panoramica e, perché no, dare qualche voto. In ordine rigorosamente casuale.

An Education è, nonostante la sceneggiatura del grandissimo Nick Hornby, poco più che guardabile.
A parte qualche brillante dialogo (ed era scontato, visto chi li ha scritti) il film si gonfia si gonfia fino a scoppiare effimero come una bolla di sapone.
Voto 6,5.
The Blind Side è stata una piacevolissima sorpresa.
Certo, va detto, l'Oscar alla Bullock è esagerato (di diverso dal solito l'attrice riesce a proporre giusto la parruccona sudista biondissima), ma il film è validissimo.
Commovente senza essere fastidiosamente zuccheroso. Ed anche molto divertente.
Voto 7+.
Avatar e Up.
Voto 11.
La serata (voto 8 1/2) è riuscita molto bene: scorrevole, incredibili scenografie (forse le più belle mai viste per la notte degli Oscar), due presentatori mattatori semplicemente eccezionali (e non poteva essere diversamente, vista la grandezza di Steve Martin e Alec Baldwin, fantastici).
Precious è tostissimo: teso e lisergico. Un pugno nello stomaco con stile.
Bravissime le due attrici principali e Oscar strameritato per Mo'nique (voto 9).
Voto al film 8 1/2.
5- quest'anno al video celebrativo in memoria dei personaggi dello spettacolo morti nell'ultimo anno: non mi ha entusiasmato la novità dell'accompagnamento musicale dal vivo e ho trovato imperdonabile la mancanza di Farrah Fawcet e la presenza invece di Michael Jackson, senza giudizi di merito nei confronti dei due.
Ho già parlato di Tra le Nuvole.
Voto 6,5.
A Serious Man è stata, per me, una grossa delusione.
Incomprensibile la scelta di non candidare l'attore protagonista, ma per il resto il film, forse, è il peggiore dei Coen.
Voto (purtroppo) 5,5.
Bastardi Senza Gloria ha uno dei cinque migliori inizi della storia (voto 10 e lode), un'interpretazione clamorosa (il vincitore Waltz, voto 9,5) e un finale "sgicissimo" (perdonatemi, non trovo altri termini!).
Peccato solo un Oscar.
Voto 8.
District 9 non mi è piaciuto, non capisco perché lo amino tutti e francamente l'ho trovato pure un po' deficiente.
Voto 5--.
Stanley Tucci è stato battutto da un altro grandissimo, ma il suo assassino pedofilo vale un 10 pieno.
Grazie Stanley, te vojo bbene.
Corti d'animazione tutti notevoli (grazie Vale per avermi permesso di vederli!).
French Roast ha un gran stile.
A Matter of Loaf and Death è una discreta follia.
The Lady and the Reaper regala bei momenti.
Logorama, giustamente vincitore, è un capolavoro assoluto (ma come mi ha fatto giustamente notare Vale ha una sceneggiatura incosistente).
Che dire di un film con due poliziotti che inseguono un pazzo criminale in una città coloratissima dove gli sbirri sono gli omini della Michelin, il criminale è la mascotte di MacDonald's e la città è completamente realizzata grazie a migliaia di loghi di marchi di tutto il mondo! Bellissimo e da vedere assolutamente.
Voto unico comunque per tutti i corti animati: 8 1/2.
Voto 0 all' Accademy per non aver dato l'Oscar a Colin Firth (voto 9) per il suo magnifico professore in A Single Man (voto 8-). Anche se io l'Oscar a Jeff Bridges lo darei sempre, pure se dovesse interpretare un passante che acciacca una cacca.
Non ho visto il suo film ma è un premio sicuramente meritato, a occhi chiusi.
N. g. i film stranieri. Ma aspetto con ansia di vedere Un Profeta (esce il 19 e trovo Audillard un grande regista).
Visto che tra i vincitori c'è anche Star Trek ne approfitto per dargli un bell'8 (il miglior film della serie) pieno e ribedire che Abrams è un genio (voto 10, con amore, molto).
E infine il vincitore, The Hurt Locker.
Meritato il premio alla regia e al montaggio (e forse anche alla sceneggiatura), lo avrei dato anche alla fotografia.
Grande film, ma secondo me non così antibellico come quasi tutti lo vogliono far passare (voto 9).
Sono molto molto contento per la Bigelow, che stimo da sempre e ha realizzato forse il miglior film sullo "sguardo" di sempre, Strange Days.



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