martedì 15 giugno 2010

LA DIFFERENZA DI RAJON RONDO




Gara 5 è stata una partita bellissima.
Dopo le prime 4 sfide schizofreniche e indecifrabili è arrivata questa gara giocata ad altissimi livelli per tutti e 4 i tempi.
Chi ha visto Boston-Lakers l'altra sera sa bene infatti che è stata molto più dell'ingannevole 92-86 dello score finale.
I Celtics hanno difeso da par loro, con un mostruoso Kevin Garnett (ma quanto è forte, dio santo!) a spadroneggiare nella sua lunetta stoppando palloni su palloni a "giocatorini" tipo Pau Gasol (comunque assolutamente assente in quest'ultima partita) ed hanno avuto un grande Pierce (27 punti) ed un Allen molto competitivo.
Insomma, con i Big Three in gran spolvero per i gialloviola è particolarmente difficile giocarsela.
Anzi contro IL gialloviola, visto che la squadra è come al solito soprattutto Lui, Kobe, mostruoso ancora una volta (tanto per cambiare). Una statistica su tutte: nel terzo quarto 19 punti di fila con un clamoroso 7/7 dal campo (e un paio di bombe a infiocchettare il tutto), unico (si, unico) Laker a segnare in questo periodo.
Mostro.
Ma non basta, soprattutto quando Gasol non esce dagli spogliatoi e Derek Fisher non ripete le ultime (incredibili) prestazioni.
Ma anche in questa partita, però, secondo me i Celtics hanno vinto grazie alle "seconde linee": tanto furono importanti i vari Davis e Robinson in gara 4 quanto è stato imprescindibile Rajon Rondo in questa.
E' questa la grande forza dei bianco verdi; avere gente così (oltre ai Big Three): Rondo è il campione aggiunto, ormai definitivamente il Grande Quarto di una squadra che presumibilmente andrà a vincere un anello probabilmente più che meritato.
Chi vivrà vedrà.
Alla prossima.

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