lunedì 10 ottobre 2011

SU UN ROMANO MASCHERATO DI FINE OTTOCENTO E UN COMMENTO LUSINGHIERO




Sabato è uscito il numero 1 di Shanghai Devil, ultima fatica di Gianfranco Manfredi e sequel di Volto Nascosto.
Giustappunto stamattina è stata pubblicata la mia recensione del fumetto su mangaforever, recensione entusiasta (come si può evincere anche senza leggerla e saltando direttamente al voto, un 9 pieno).

Manfredi si conferma autore completo, di grande complessità ed ineguagliabile capacità immersiva nello scenario scelto di volta in volta (in questo caso la Cina tra fine Ottocento ed inizio Novecento, durante il periodo della Rivolta dei Boxers).
Ci piace, ci piace molto. Già non vedo l'ora che esca il secondo numero...

Come tra l'altro ci piace un commento di Luca Boschi ad un mio articolo che potete trovare qui.
Per chi non lo sapesse Boschi è un importante critico e studioso del fumetto (specializzato sul fumetto Disney) che collabora (anche) con Il Sole 24 Ore e recentemente ha scritto un gustoso articolo per la bella rivista digitale (concepita appositamente per iPad) La Vita Nova del quotidiano di Confindustria dove affronta diversi argomenti molto interessanti.
Senza che mi inoltro troppo (di nuovo, visto che potete leggere il mio articolo in questione qui) sulle tematiche dello scritto del Boschi e sulla rivista di cui sopra in generale, chiudo solo ammettendo che la citazione di un personaggio come Boschi mi ha fatto molto piacere, nonostante il copia/incolla abbastanza spudorato...

E poi, a proposito di cose che mi piacciono, credo di non aver mai parlato di uno dei siti più interessanti a livello contenutistico che si possano trovare in giro per la rete.
Il sito si chiama mattscape e non è nient'altro che il blog di un personaggio noto agli appassionati di videogiochi (e forse anche a quelli di cinema, visti i suoi articoli per il mensile I Duellanti): Matteo Bittanti.

Il Bittanti, che ora è un ricercatore universitario di un certo livello (visto che collabora con l'università di Stanford ed infatti vive negli Stati Uniti) divenne un mito per molti di noi (oggi trentacinquenni/quarantenni) grazie ai suoi fantastici commenti/riflessioni/perle di saggezza sul meraviglioso Zzap! (e se non sapete di cosa sto parlando vi prego di non seguire mai più il mio blog, grazie), dove era noto con la sigla MBF (che si scoprì poi essere l'acronimo di "Matteo Bittanti il Filosofo").

Il suo sito è una continua fonte di meraviglie ed articoli illuminanti, dove il Nostro parla di tutto, in primis tecnologie e videogiochi, ma anche cinema o telefilm, e sempre con uno sguardo "filosofico", cercando di contestualizzare, a livello sociale, politico, antropologico e così via gli argomenti trattati.
Per capire meglio di cosa sto parlando vi consiglio di dargli un'occhiata, magari cominciando da un articolo paradigmatico come questo.
Bittanti collabora comunque anche con Wired, perciò vi può capitare di leggere i suoi pezzi anche in altri contesti.

Nessun commento:

Posta un commento