lunedì 28 febbraio 2011

LADRI DI CADAVERI





John Landis è tornato.
Forse, come ha scritto qualcuno, un po' arrugginito. Ma è tornato.
"Ladri di cadaveri" è un film di citazioni, ambientazioni, u(a)mori.
Il vecchio John prende una storiella semplice semplice (tra l'altro ben nota in Gran Bretagna) ambientata in una tetra e sudicia Edimburgo di inizio Ottocento e ci ricama sopra tirandoci fuori il classico film "gustoso".
Per molti ma (attenzione) non per tutti.
Come al solito nel caso del Nostro questo è anche e soprattutto un film di attori: oltre naturalmente la deliziosa coppia Pegg/Serkis tutti sono meravigliosi, soprattutto i (soliti) camei landisiani, in primis quello di un vecchiaccio in splendida forma (vedere per credere, e capire...).
I momenti da black comedy (come si evince dalle due fotine che ho postato) sono assolutamente di primissimo livello e le autocitazioni vi faranno spuntare spesso sorridi maliziosi se avete visto tutti i film di Landis.
Su tutte una a sfondo sessuale che ricorda "lo sguardo" di un personaggio delle vignette di Vauro e "Una Poltrona per Due" (?!?... chi lo capisce vince un busto in resina del lupo mannaro americano a Londra...)
Però, va da se, un film così si assapora solo se si ama "quel" certo cinema e lo si conosce bene altrimenti (e mi sforzo tanto tanto per essere il più obiettivo possibile) rimane un filmetto che non ha molto da dire.
Però cavolo: come si va a non ridere quando arrivano Wordsworth e Coleridge alla locanda!!

Voto: 8+

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