venerdì 25 febbraio 2011

A CHI PIACE IL BALLETTO?




Scarpette Rosse è uno dei film più belli che abbia mai visto (ma d'altra parte è così per tutti i film della fantastica coppia Powell/Pressburger).
Save the Last Dance invece è una grossa stronzata.
Questo per dire che la danza è un ottimo soggetto cinematografico: paradigma del corpo che si fa (da) cinema, sangue pieghe e sofferenza mostrata/ostentata in un contesto scenografico assolutamente plausibile.
Ma anche che non tutti i film sulla danza possono (ri)uscire bene.
Black Swan è un film sulla danza totcourt. Ed è riuscitissimo.
Correva probabilmente il rischio troppo facile di essere autocompiacente (visto il tema e l'ultimo bel film di Aronofsky, The Wrestler), ma non è andata così.
La danza metafora come sacrificio estremo, ragione di vita che va oltre la stessa (come il cinema stesso d'altronde) e tema del doppio che riesce ad autoreferenziarsi in un metacinema che scruta se stesso attraverso la (senza mezzi termini) immensa interpretazione della fantastica Natalie Portman.
Black Swan ci trascina sul palco come pochi altri film prima di questo, costringendoci a vivere la fatica della preparazione sublimata dall'atto unico e irripetibile alla ricerca di una perfezione sancita da un applauso scrosciante.
Buona la prima. Niente repliche. Così per sempre.
Come il cinema. Più del cinema.

Gran bel film, ma Vale l'ha detestato. Quindi...
Voto: 8(-)

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